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HOMELAB – Installare vCenter in Enhaced Linked Mode

Per fare tutto ciò utilizzerò il mio Homelab e farò puntare l’installazione all’interno del mio attuale vCenter principale che utilizzo come “contenitore” per tutti gli ambienti Nested.  Voglio precisare che non andrò a fondo in tutti i dettagli della procedura di installazione, ma eseguirò una “standard installation” seguendo passo passo il semplice wizard.  Se necessitate di maggiori informazioni riguardo la procedura a completa la potete trovare a questo link.

Il primo requisito per poter installare il vCenter è avere il file .ISO che è possibile scaricare dal sito “https://my.vmware.com/ ” dopo essersi registrati.

Dopodichè, bisognerà collegarsi a una macchina ( da cui è possibile raggiungere il vCenter o l’ESXi di destinazione) in cui sarò possibile montare la ISO ed avviare così il wizard di installazione dal seguente percorso:”D:\vcsa-ui-installer\win32\installer.exe” (nel mio caso utilizzerò una Virtual Machine ponte con Windows 10)

Una volta cliccato su “INSTALL” compare il tab di introduzione all’installazione che spiega che il processo si svolgerà in due fasi, ovvero, la prima che si compone del vero e proprio deploy a destinazione (ESXi o vCenter) e la seconda fase che invece è la configurazione della stessa (hostname, network, dns, ntp, ssh).

Leggete e accettate il VMware End User License Agreement

Il passo seguente ci permetterà di scegliere tra due tipi di deployment:

  • vCenter Appliance con Platform Service Controller Embedder
  • Platform Service Controller esterno con vCenter Appliance collegata

Occorre sapere così come viene mostrato nel tab che la seconda opzione è stata dichiarata “deprecata” da VMware, poichè non sussiste più il motivo di avere il PSC esterno per poter avere i vCenter in Enhanced Linked mode, disponibile dalla versione 6.7  anche nel deployement embedded. Maggiori info alla kb.
Nel mio caso scelgo Embedded.

A questo punto va scelto il target dove l’appliance andrà deployata, può essere scelto un host ESXi installato precedentemente ma anche un vCenter già presente.

Per poter proseguire con l’installazione va accettato il certificato dell’ESXi o vCenter di destinazione

Selezioniamo il folder dove verrà creata l’appliance

Successivamente andrà selezionato il compute node ovverò l’hypervisor ESXi dove verrà fatto il deploy.

A questo punto il wizard ci chiederà di fare il set up dell’appliance partendo dal nome della VM e la password dell’utente root che verrà poi utile per poter accedere in caso di problemi via SSH o dall’interfaccia VAMI (porta:5480)

Ci verrà chiesto di scegliere il sizing (Cpu, Ram, Storage) della vCenter appliance mostrandoci il numero di Host e Virtual Machine che è possibile gestire.

A questo punto andrà selezionato un datastore con abbastanza spazio per ospitare i file con i dischi e i file di configurazione. E’ possibile inoltre scegliere la possibilità di creare dischi in modalità thin invece che thick così da risparmiare spazio disco.

A questo punto manca l’ultimo passo per configurare la nostra appliance ovvero le configurazioni di rete. Queste configurazioni andranno a fare il set up della nostra appliance dopo che è stata deployata. Questo è un passaggio delicato occorre quindi inserire tutti i dati in maniera corretta e considerare la registrazione a livello DNS nel caso in cui si utilizzi un FQDN invece che il semplice indirizzo ip.

L’ultimo passo è fare il review di tutto quello inserito e poi iniziare l’installazione cliccando su Finish.

A questo punto mancano i passaggi finali per il “set up” della nostra appliance. Nel mio caso ho chiuso il wizard che si era aperto automaticamente all’inizio installazione e ho concluso le configurazioni finali passando all’interfaccia VAMI della vCenter appliance facilmente raggiungibile digitando nella barra di ricerca del vostro browser “https://fqdn o ip del vcenter:5480”.

Cliccando su set up, vi saranno chieste le credenziali per l’accesso tramite root inserite durante il wizard di installazione

Verrà mostrato il tab di introduzione che illustra che siamo arrivati al secondo e ultimo step che finalizzerà l’installazione

Verifichiamo a questo punto che tutti i parametri di rete siano corretti, configuriamo il tipo di sincronizzazione del tempo se da ESXi o da NTP Server, ed infine scegliamo se attivare o meno l’accesso tramite SSH.

L’ultimo passo importante prima di concludere la configurazione è la creazione del dominio di Single Sign On che ci permetterà di regolare gli accessi alla nostra vCenter appliance. Nel mio caso invece che creare un nuovo dominio di SSO farò invece l’altra operazione disponibile ovvero la possibilità di join ad un SSO esistente. Semplicemente nel mio caso ho installato precedentemente un’altra vcenter appliance con psc embedded chiamata “vcenter-a” a cui punterò per fare il join ad un dominio SSO esistente.

Non rimane che spuntare o trasciare il Join al CEIP (Customer Experience Improvement Program)

Ultima conferma delle configurazioni inserite fino a qui prima di completare l’installazione

Come ultimo passaggio prima di avviare la configurazione il wizard ci chiede un ultima volta la conferma di quanto inserito precedentemente e ci avvisa che una volta avviata questa procedura non può essere più fermata.

Una volta conclusa la procedura verrà mostrato come nell’immagine qui sopra che l’installazione è stata completata con successo e che è possibile iniziare ad usare il vcenter puntando a https://fqdn/ip-vcenter:443
Utilizzando il browse è nomale ricevere l’avviso qui sotto, per poter continuare non basta far altro che cliccare su “avanzate” e poi su “Accetta il rischio e continua”.
(Questo avviso viene generato perchè nel nostro pc non è riconosciuto l’emittente del certificato applicato alla pagina web pubblicata dal vCenter. E’ possibile evitare questo avviso semplicemente aggiungendo tra le trusted root certification authority anche la VMCA o sostituendo i certificati dell’appliance con altri firmati da una CA trusted)

Infine, clicchiamo su HTML5 poichè come potete vedere il client flash è finalmente “deprecated” e verrà rimosso nelle prossime release, inseriamo le credenziali di administrator del sso (solitamente administrator@vsphere.local) e facciamo login.

Come è possibile vedere poco sopra, l’inventario che in questo caso mostra due oggetti vCenter. Grazie alle Enhanced Linked Mode che ci permette di amministrare più ambienti e istanze vcenter da una singola interfaccia, semplificando di molto la gestione di tutti i task ad esso associati.
Per maggiori informazioni rimando alla documentazione ufficiale per quanto riguarda l’Enhaced Linked Mode.

Con questo ultimo passo abbiamo concluso l’installazione di una vCenter Appliance in modalità Enhaced Linked Mode.

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