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HOMELAB – Nested ESXi Prima Configurazione

Articolo facente parte della serie Homelab, potete vedere la procedura di installazione nell’articolo precedente: Nested-ESXi

Info per il setup

ESXi: VMware-VMvisor-Installer-6.7.0.update01-10302608.x86_64

VMware vCenter Server: vCenter Server with an embedded Platform Services Controller -6.7.0.41000
ESXi Fisico: Intel NUC NUC8i7HVK con VMware ESXi, 6.7.0, 10302608

L’idea è quella di installare e configurare l’hypervisor VMware ESXi 6.7 all’interno di una virtual machine e costruire un piccolo HomeLab per fare test e studiare.

CONFIGURAZIONE NETWORK

Per continuare la configurazione del nostro Nested ESXi all’interno del laboratorio, ora andremo ad aggiungere una nuova Scheda di Rete al nostro ESXi che verrà utilizzata per il traffico delle Virtual Machines.
Nel mio caso come potete vedere nelle immagini qua sotto, andrò a configurare a livello di VM un port group chiamato “v4095_Nested” sul quale è possibile far girare vlan taggate. Tutto ciò è possibile poiché all’interno del mio ESXi fisico c’è una ulteriore VM che fa da Router, chiamata PFSense. Quest’ultima è configurata a sua volta con due Network Adapter, un0 collegato direttamente al il port group WAN_192.168.0.0_24 (senza TAG) che funge per il traffico verso la mia rete di casa e internet, mentre l’altro adapter è configurato con il port group v4095_Nested (con VLAN trunking).  Perchè tutto questo? Perchè in questo modo sarò in grado di creare più vLAN all’interno di PFSense che fungerà da router, mentre all’interno di ESXi, su uno switch virtuale senza NIC fisiche non mi basta fare altro che creare il portgroup con il vlan tag corretto. Così facendo posso creare molteplici reti per mettere in comunicazione le VM che vi risiedono con PFSense e a loro volta tramite il routing con Internet. Nel caso del mio homelab ho dedicato la “vlan 101” al traffico delle Virtual Machines e come potete vedere negli Screenshot poco sotto ci sono tutti con i passi fondamentali per la configurazione e la creazione del nostra infrastruttura network.

CONFIGURAZIONE STORAGE

Una volta configurata la controparte network, un altro requisito fondamentale per poter iniziare a creare le nostre virtual machine all’interno di ESXi è ovviamente lo storage, ovvero dove in poche parole i files di configurazione e dei dischi delle nostre virtual machine sono archiviati e vengono costantemente utilizzati dalle virtual machines. Nel caso molto semplice di questo homelab mi sono limitato ad esporre una LUN direttamente dalla mia NAS, lo spazio storage verrà poi montato dall’ESXi e così facendo avrò a disposizione spazio storage dove poter creare le mie VM. La prima cosa da fare è configurare il canale per mettere in comunicazione l’host ESXi con il mio storage,  in questo caso utilizzerò un adattatore iSCSI software che è possibile creare in pochi click sull’hypervisor. Siccome si tratta di homelab, nel mio caso non ho dedicato una particolare interfaccia e rete per questo traffico, ma mi limiterò ad utilizzare la prima scheda di rete con il traffico di management dell’host.
Una volta creato l’initiator iSCSI sarà possibile puntare la NAS tramite IP e dare il Discovery delle eventuali LUNs presentate. Una volta trovato il volume, sarà possibile formattarlo in VMFS (filesystem proprietario VMware) e utilizzarlo come spazio storage per le nostre Virtual Machines. Come fatto per il network lascio gli screenshots che spiegano molto semplicemente quanto fatto.

CREAZIONE VIRTUAL MACHINE

Arrivati a questo punto saremo in grado di creare la nostra VM poichè avremo a disposizione risorse, network e storage. Non ci resta altro da fare che creare la nostra Virtual Machine tramite il wizard, selezionare il tipo di sistema operativo e le risorse da dedicargli, ne caso di questo laboratiorio mi limiterò a importare una piccola virtual machine Linux pronta all’uso (recuperata dal blog cloudarchitectblog), chiamata “yVM” da cui testerò in maniera molto semplice se tutto funziona ma soprattutto  se sarà in grado di prendere un IP tramite DHCP (configurato precedentemente su PFSense). Qui potete trovare il link dove scaricare il file .OVA che ho utilizzato per fare questo piccolo test.

Arrivati a questo punto le prime configurazioni di base sono terminate, e come fatto nell’ultimo passaggio si può testare la creazione di macchine virtuali o direttamente come nell’esempio poco sopra l’import di un OVA.
Ricordo che la configurazione di un ambiente nested non è da utilizzare in ambienti di produzione ma è solo ed esclusivamente da provare all’unico scopo di testing e studio come quello dell’homelab.

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